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La destra, dopo averlo tanto agognato, entra nelle stanze del potere.
E ha, tra l'altro perciò, finalmente in mano la Cultura.
E può finalmente imporre (o tentare di farlo) le proprie visioni del mondo: Antievoluzioniste, antiscientifiche, provinciali e nazionaliste, contrarie od ostili ad ogni diritto umano, sociale e civile possibile.
Contraria ed ostile (per quanto costituzionalmente possibile) ad ogni libertà.
Alleata, in ogni luogo possibile del Mondo, con le forze più retrive ivi esistenti.
E più retrive sono, e più francamente fasciste (e, perché no, naziste) e più si prestano alla bisogna .
Ed affiora ciò che la decenza prima nascondeva pudicamente: Il sessismo, il razzismo (perfino nel Parlamento), l'antisemitismo, il politicamente scorretto, l'indecenza spacciata per cultura.
E luoghi simbolo della cultura, prima gelosamente custoditi, diventano ora sfogatoio di tutte queste pulsioni che definire ignobili è dire poco.
E così volenterosi e utili idioti, zelanti sacerdoti di ogni potere, purchè sufficientemente retrivo, riversano in essi ciò che sui social network era prima libero sfogo dell'idiotismo nazionale.
E che ora trova palco anche in quei luoghi.
E ciò, l'idiotismo diffuso, che prima trovava sfogo in quei social e nelle TV commerciali ora può trovare sede anche nelle TV pubbliche.
Qualcuno si oppone o storce il naso?.
Sicuramente è un comunista (vedi più indietro "la rava e la fava") o (la sua versione meno ruspante) un radical chic!.
Pensare che chi si opponga a questa deriva subculturale sia semplicemente un essere umano di normale ragionevolezza è ovviamente vietato.
L'Europa unita e la forza della democrazia matura, pur con tutti i suoi limiti e difetti, è e rimane l'orizzonte comune che quella deriva, che vorrebbe poter dilagare in ogni campo, può frenare e forse, se prende fino in fondo coscienza della sua mission, impedire.
Combattendo e lottando contro ogni diseguaglianza dalla quale i potentati economici (tanto amati dalle destre) traggono linfa e profitti.
Combattendo contro ogni ingiustizia che ha abbandonato le periferie delle città, delle nazioni e del mondo, in mano a disuguaglianze disumane dalle quali quei potentati e la stupidità diffusa si nutrono in abbondanza.
Non percependone, ciechi e sordi come quei potentati e quella stupidità diffusa sono, la pericolosità sociale che ogni volta esplode o può esplodere travolgendo tutto.
O forse sottilmente sperando che quella esplosione possa ancora una volta (come sempre, come le sapienti bombe quà e là , come gli "opportuni" golpe , come le "opportune" violenze della criminalità organizzata, come ogni violenza possibile), come sempre, favorirla, aiutarla e perpetuarla.
(scritto il 3/7/23)