Si definisce coscienza il software.

Specifico meglio .

Si definisce coscienza l’insieme , il complesso (uso non a caso un vocabolo evocativo) di informazioni acquisiti dal cervello del bambino nel corso della sua infanzia.

Il processo di acquisizione che condizionerà con le sue informazioni tutta la vita del bambino (salvo alcune eccezioni) si definisce imprinting infantile.

Il quale non differisce in nulla rispetto all’omologo processo studiato in etologia relativamente agli altri animali.

Come si diceva questo complesso di informazioni condizionerà, nel bene e nel male,  l’esistenza dell’individuo per tutta la sua vita.

A meno che …….

Se quel complesso di informazioni genera disturbi significativi nella vita dell’individuo la presa di coscienza, attraverso una adeguata terapia analitica , sul senso della propria storia infantile può sbloccare la situazione e far riavviare un processo di crescita spontanea fino alla presa di coscienza di sé, fino ad un ampliamento significativo della vecchia coscienza ed a un suo superamento.

La coscienza cioè il complesso di informazioni acquisite nel corso dell’imprinting infantile talora si rappresenta nei sogni con un particolare simbolo: la mela.

Nel mito di Adamo ed Eva i due escono dalla loro condizione di beatitudine animale , dallo loro stato di incoscienza , grazie al furto che Eva fa della mela proibita.

Grazie cioè alla acquisizione della coscienza.

Che li porta fuori dalla condizione di beatitudine animale e li rende essere umani , li rende uomini e donne.

Certo lui dovrà lavorare con sudore e lei partorire con dolore .

Per diventare uomini e donne , diventare cioè esseri umani adulti occorre sicuramente pagare un prezzo.

Non è certo un caso che colui che incita Eva a rubare la mela proibita sia un serpente.

Talora esso appare nei sogni come simbolo di un Sé arcaico ed ancora lontanissimo dalla cosicenza.

Talora esso è simbolo della inevitabilità della evoluzione che interessa anche i processi di crescita psichica.

Talora la mela è avvelenata.

Ce lo dice la fiaba di Biancaneve.

La strega cattiva dona a Biancaneve una mela avvelenata il cui morso la fa cadere in uno stato di incoscienza.

Esattamente come accade con un imprinting infantile ostile al Sé ed ai contenuti dell’inconscio che crea individui-massa del tutto inconsci di sé.

Anche il linguaggio popolare evoca il simbolo della mela.

Il simbolo della “mela marcia” viene usato per indicare un individuo pericoloso, malvagio, psicologicamente deviante.

E le infezioni psichiche vengono richiamate da quel linguaggio comune con il detto secondo il quale una mela marcia può far marcire tutte le mele del paniere.

La coscienza infantile, costruitasi ostile al Sé ed ai contenuti dell’inconscio e quindi alla crescita psichica, come si è detto si può superare e l’individuo può perciò diventare  adulto e cosciente d sé.

In tal caso nel sogno egli si affannerà inutilmente da una parte a tentare di pulire il pavimento da una grande macchia bianca (l’esperienza infantile non può ovviamente cancellarsi dalla propria storia personale) e dall’altra parte buttando via la “mela” che nel corso di quella infanzia si è costruita.

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