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“Vento implacabile

che trasporti

le foglie di autunno,

le ammucchi, le sbatti, le sposti.

davanti ai miei occhi.

Esse sono già  morte ,

ma paiono vive

come non mai.

E tu urli e sibili

e non ti stanchi mai.

Invisibili fantasmi componi

Per poi distruggerli d’appresso,

come i miei pensieri

tristi e lugubri serpeggi

in questo viale d’autunno.”

 

Di cosa scrivendo la poetessa Anna di Carlo?.

Della spinta implacabile del suo inconscio che “sbatte” e “sposta” i suoi significati inconsci (le foglie morte) che sembrano morti ed invece sono ben vivi.

Inconscio implacabile ed instancabile che compone fantasmi per poi distruggerli e ricostruirne di nuovi.

E nulla possono fare per aiutare i soli pensieri razionali .

Mentre il comprendere intuitivo a quelle foglie/significati  possono dare nuova vita.

E così per ogni essere umano che accetti sé stesso.

 

 


 

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