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Dice un sogno transferale:”Con un artificiere vado a prendere una cassa di esplosivo in un deposito. Dobbiamo far saltare dei pilastri. Io pretendo che vengano seguite scrupolosamente tutte le procedure di sicurezza per portare la cassa di esplosivo fino ad un piano alto di un palazzo di comando. Saliamo su un montacarichi che ci porta sù per più piani ed al piano incontriamo G. il quale saluta calorosamente l’artificiere ed ignora me. Io faccio finta di nulla e vado avanti. Mettiamo l’esplosivo legato a ciascuno dei quattro pilastri quadrati ed inserisco  gli inneschi.”

Il sogno rappresenta la procedura per superare, per far saltare di brutto, le resistenze che reggono una coscienza dissociata, resistenze sostenute da un potente complesso di castrazione (G.).

Trattandosi di un sogno transferale, il quale segue di qualche ora il colloquio con il soggetto interessato, è facile osservare lo scarto tra la realtà di quel colloquio e la sua rappresentazione simbolica nel sogno.

Quello che si può osservare è che il sogno, in questo caso, è un grandissimo tragediatore che amplifica simbolicamente in modo terrifico una ben diversa realtà.

Ciò che si può dire è che la dolcezza, nella comunicazione sensibile, può superare formidabili resistenze dovute ad un potente complesso di castrazione, strutturato a suo tempo dalla violenza castrante della comunicazione sensibile parentale.

 (scritto il 4/7/23)

 

 

 

 

 

 


 

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