Conosco delle persone , più giovani o meno giovani, che hanno paura di tutto. Del loro vicino, dello sconosciuto che cammina accanto a loro, della guerra in Libia, della bomba in India, dei ladri, degli assassini, del Nord , del Sud, del bianco, del nero e così via.
E usano la cronaca cittadina e mondiale per alimentare , per nutrire, le loro infinite paure.
Osservandoli verrebbe da dire, usando un luogo comune, un modo di dire popolare : Hanno paura perfino della loro ombra.
E di colpo si scopre la profonda verità di tale modo di dire.
In effetti costoro hanno una paura maledetta della loro Ombra , del loro rimosso, dei contenuti del loro inconscio, di tutto ciò di loro di cui non sono coscienti.
Ed è montagna.