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Quando una terapia si sviluppa per troppo tempo e comincia a diventare una terapia infinita significa che l’analista ha una scarsa o scarsissima consapevolezza di sé e dovrebbe cambiare mestiere ed evitare di fottere altri soldi al suo paziente.

O meglio rimettersi lui in terapia da un analista di ampia consapevolezza, sviluppare una buona autoanalisi e, solo dopo avere ampliato la sua consapevolezza, ricominciare  a fare terapie.

Il problema è sempre quello: Chi è capace di valutare che il livello di consapevolezza dell’aspirante psicoanalista sia tale da rendere il suo lavoro sui futuri pazienti veramente efficace ed in grado di metterli in condizione di superare la loro condizione dissociativa ed i complessi di castrazione che la sostengono ?.

E l’aspirante psicoanalista ha superato in sé stesso le sue similari problematiche psichiche?.

Ed il suo analista didatta le ha superate in consapevolezza?.

(scritto il 7/7/23)

 

 

 

 

 

 


 

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