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Le opere dei Grandi Creativi rappresentano simbolicamente del loro Sč e del loro inconscio e sono uno specchio simbolico nel quale quella materia infuocata, oscura anche per loro, si rispecchia.
Chiedo ai miei astanti chi siano, secondo loro, i pił grandi CREATIVI nei campi della Musica, Pittura, Scultura, Letteratura, Poesia, Cinematografia, Teatro.
Le varie risposte sono sempre illuminanti circa lo stato psichico di ciascuno in quanto riferisce non tanto sul loro livello di conoscenza (cosa di per sč banale) ma sulla loro configurazione psichica.
In quanto in quelle scelte il loro inconscio si riflette e si manifesta.
Ed intanto me lo chiedo anch'io.
E mi rispondo, in breve, ben sapendo che non si puņ restringere un orizzonte pressochč infinito in qualche riga che sintetizza in essa gusti assolutamente personali:
Per la musica J. S.Bach ed Antonio Vivaldi (Lo scuro ed il chiaro);
Per la pittura Michelangelo e la Cappella Sistina;
Per la scultura ancora Michelangelo per il Mosč e la Pietą, due capolavori assoluti con i quali Michelangelo ha rappresentato nel primo il suo possente Sč e nella seconda la sua dolente coscienza del Sč ed il Cristo (ancora il Sč) appena fatto discendere dalla Croce;
Per la letteratura Melville ed il suo Moby Dick, Steinbeck ed D'Arrigo con Orcynus Orca;
Per la poesia Dante Alighieri;
Per il cinema John Ford e Kubrick e Lucas e .........;
Per il teatro Eduardo De Filippo.
. (scritto il 24/5/24)