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Si ritiene che attraverso una lunga serie di esercizi fisici e meditazioni si possa giungere a prendere coscienza di Sé pur nella totale inconsapevolezza dell’ego.

Non saprei dire in merito.

Ma lungo il processo di crescita psichica in consapevolezza si incontrato tanti di quei dualismi e simmetrie che è possibile che esista , oltre a quella conosciuta (la via psicoanalitica) , anche questa seconda via.

C.G. Jung riteneva lo yoga kundalini un percorso terribile  ritenendolo , a ragione, molto faticoso e molto doloroso.

Anche se non  credo che Jung abbia mai fatto esercizi di yoga (sinceramente non ce lo vedo a fare l’esercizio del  loto) .

Il percorso descritto dallo yoga kundalini (la liberazione del serpente , la risalita della energia, passo dopo passo, verso la coscienza , ecc) parrebbero essere una rappresentazione simbolica di un percorso di crescita dove la riunione finale del kundakini e della dea Siva rappresenterebbero la congiunzione dell’immagine del Sé con la coscienza del Sé e il libero afflusso della libido in una coscienza da sempre di essa deprivata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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