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La poesia di questa sensibile poetessa dà espressione ai propri contenuti interiori che non hanno potuto, ancora, raggiungere la coscienza.

 

ATTESA SILENTE

Come barche abbandonate alla deriva

vuote stanze dell’anima

stanno in attesa silente

che qualcuno torni ad abitarle

Porte socchiuse lasciano intravvedere

un raggio di luce quasi ad indicare la via

silenzio interrotto da passi lenti

di presenze oscure

L’anima improvvisamente si riaccende

alle curiose speranze di ascolto

inizia la danza con intuizione di note

immaginando musica nuova

Vento leggero

si leva ora intorno

melodia che pervade le vuote stanze

ubriache di luce intensa.”

Varcare la soglia

porte aperte invitano

forse è possibile

vola l’anima e tornare indietro non si può più”.

 

E le vuote stanze della coscienza che attengono silenziose e pazienti quei contenuti istintuali ed i loro significati , ciò che deve abitarle , per dare nuova vita ad esse.

E per quanto si sia disponibili a riceverli, comprendendone intuitivamente i loro significati,  le resistenze della coscienza al mutamento si mettono di traverso.

Quei contenuti inconsci che veicolano, come i sogni notturni, i tanti significati del proprio Sé.

Ambiscono alla coscienza per descrivere in essa la reale natura dell’individuo.

E quando essi arrivano alla coscienza la nuova musica della vita risuonerà in quelle stanze.

E quando il percorso della crescita psichica , la crescita dell’anima nella direzione della propria umanità profonda, si avvierà,  nulla potrà più farlo tornare indietro.

 

 


 

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