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Ne esistono di molti tipi, alcuni più vicini al linguaggio umano ed altri sempre più vicini al linguaggio macchina.
Questi ultimi scrivono il codice di programmazione quasi in linguaggio macchina .
Cioè una lunga sequenza di bit (0,1).
Tanto più voluminoso e ridondante è la dimensione dell’intero codice tanto meno efficace e veloce sarà la esecuzione del programma.
E quindi la esecuzione delle funzioni che si volevano generare con quel software.
Oltre al fatto che una parte delle funzioni eseguibili dal computer, dalla macchina, non potrà essere eseguita a causa della inadeguatezza di quel software.
Il cervello, la coscienza e le sue informazioni sono un computer biologico.
Ed i linguaggi di programmazione che servono per eseguire le funzioni della vita umana possono essere di due tipi:
A. Generato dall’imprinting infantile castrante (e quindi infarcito da una infinità di protesi del falso sé) che consentiranno all’individuo una esecuzione molto limitata delle sue funzioni psichiche e fisiche in una scala variabile fino alla loro pressochè totale inibizione. Questa condizione psichica si definisce dissociazione da sé, quando non aggravata da potenti complessi di castrazione. Quel linguaggio di programmazione genera una infinità di coazioni a ripetere, le quali coartano la volontà dell’individuo , senza che esso se ne possa rendere conto , fino ad azzerare completamente la capacità di volizione dell’ego (checchè lui creda). Quelle protesi del falso sé le quali comunque consentono, bene o male, all’individuo la sua sopravvivenza sono totalizzanti rispetto alla coscienza fino a saturarla totalmente. Talora si sente dire .”Non ho tempo, non ho mai tempo, ecc.”. Modo di dire che svela di quella saturazione.
B. Generato dai significati del Sé, dei quali si è presa coscienza nel corso del processo di crescita psichica. Occupa pochissimo spazio nella coscienza del Sé il che rende più efficace ed efficiente l’impiego dello strumento. (il cervello ovviamente). Oltre che attivarne una quantità di funzioni e funzionalità che lo stato d’incoscienza e la condizione dissociativa rendono impossibile attivare.