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Lo stupro, la violenza sessuale del maschio contro la donna, è un atto di imperio e di comando che esprime, in modo plastico, il sentimento malato di taluni maschi nei confronti della donna  e del femminile.

Corrisponde simbolicamente ad una intrusione psicotica e può provocare nella coscienza della donna stuprata gli stessi danni.

Come se quell'atto di violenza corrispondesse effettivamente in quella coscienza ad una vera e propria intrusione psicotica.

La sottovalutazione e la superficialità con le quali talora le autorità (prevalentemente tutte al maschile) trattano gli stupri (come del resto talora la violenza domestica ed i femminicidi) rientra perfettamente nel quadro della discriminazione razzista di genere prima illustrato.

Per non parlare di molti idioti ,che si definiscono giornalisti, che ci fanno sopra battute c. d. di spirito.

(scritto il 10/7/23)

 

 

 

 

 

 


 

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