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La sfiga che perseguita ogni essere umano  ha infiniti  volti ed infiniti nomi.

Per quello che vale , io credo che tutti quei volti e tutti quei nomi sono un volto solo..

Il volto della coscienza dissociata da sè.

Un piccolo grumo di informazioni memorizzate nei neuroni della coscienza neuronale ,i quali tanto più sono distanti e diverse dalle informazioni genetiche che definiscono la reale natura dell'individuo (del suo Sè), tanto più rendono feroci e pericoloso quel volto, quei volti

E  quando quella narrazione del falso sè , quella diversità è ancora più lontana da quella natura ,quel volto prende un nome più terribile :"Complesso di castrazione".

Il quale ,come quella coscienza dissociata, è alimentato , come suol dirsi, "dalle sue radici nell'inconscio" o forse dalla sovraeccitazione di nugoli di elettroni nella materia elementare che quei neuroni costituiscono.

Sovraeccitazione che rende perpetua quella condizione dissociativa e quel complesso di castrazione e che rende trasmissibile quella infezione psichica, perché di questo di tratta, da una generazione all'altra.

Fino a quando qualcuno non si  assume la responsabilità di sé stesso e comincia a "spegnere" , grazie alla presa di coscienza dei tanti significati  del proprio Se, delle tante informazioni genetiche che definiscono la sua reale natura di animale pensante, quelle false informazioni , quelle protesi del falso se , quegli elettroni sovraeccitati .

Restituendo la coscienza al suo stato di UMANITA'.

 


 

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