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Esiste un conflitto sistemico tra evoluzione e crescita genetica delle funzioni inferiori e le resistenze sistemiche della coscienza rispetto ad esse.

E’ come se, in un ambiente naturale, tenta di trovare spazio evolutivo, favorita dalle condizioni di quello stesso ambiente, una nuova e diversa forma di vita che quell’ambiente, che pur dovrebbe e potrebbe ospitare, fortemente osteggia.

L’ambiente testa in realtà la possibilità di sopravvivenza che quella nuova forma di vita ha rispetto a quello stesso ambiente, la sua capacità di resilienza.

Come mai ciò non succede per le cellule neoplasiche, nuove forme di vita che nascono in un “ambiente naturale” che dovrebbe essere ad esse fortemente ostile?.

Oppure esse nascono e si sviluppano in quanto invece quell’ambiente è ad esse non sono non ostile ma che anzi, per le sue intrinseche condizioni “ambientali”, create in esso da una situazione psichica distorta, ne favorisce invece la crescita e lo sviluppo.

La condizione psichica distorta sospinge il sistema individuo verso condizioni di maggiore entropia* (strizza il dentifricio fuori dal tubetto) mentre la terapia clinica ed analitica tentano di far rientrare il dentifricio dentro lo stesso tubetto (sono cioè antientropiche).

(*) In ogni ambito umano e sociale possibile. 

(scritto il 14/7/23)

 

 

 

 

 

 


 

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