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Ricordi di "profondità"
Tanto più un ricordo, ancorché profondamente rimosso cioè dimenticato, è stato coinvolto in una qualche emozione intensa o intensissima (per esempio le esperienze vissute nella infanzia e nella adolescenza coinvolte nel profondo strazio della crescita psichica impedita e negata*) o per esempio il ricordo di un grande amore vissuto o di un grande amore dolorosamente finito) tanto più esso si è profondamente radicato nell'inconscio.
Si potrebbe dire che tanto più esso è carico di emozione o di sofferenza tanto esso più si radica nella carne dell'essere.
E tanto più, in quel corpo ed in quella mente, fa male e fa danni.
Fino a quando non se ne prende coscienza.
Ed è incredibile che questa tanto potente funzione risanatoria, che forse è tipica (ma non ne sarei così sicuro) della specie umana, sia da questa specie tanto odiata e negletta.
C'è poco da dire. Ci meritiamo tutto il peggio che può accaderci!!.
Ricordi di "superficie".
Sono quelli cui non è connessa alcuna emozione o sentimento significativo e che sfiorano la mente come le gocce di acqua sui vetri.
E sono essi quei ricordi prodotti da comportamenti coatti indotti dalla coscienza dissociata .
La quale da una parte ha massacrato la crescita psichica dell'individuo e dall’altra parte lo induce a vivere una vita priva di senso.
Nella quale gli unici eventi carichi di significati sono le sue patologie e gli eventi tragici della sua vita che il suo Sè negato gli portano continuamente all'attenzione.
(*) L'unico esempio che può ben definire quelle esperienze strazianti è l'orribile immagine del bambinə cui venga impedita la crescita fisica, rinchiudendo il neonato in una gabbia strettissima.
Oppure, siccome la c. d. umanità non si è fatta mancare nulla, la orribile pratica nell'antica Cina di fasciare strettamente i piedini delle bambine per non farli crescere. Causando in quegli esseri terribili sofferenze per tutta la loro vita.
E la diffusa patologia sessuofobica che ha generato quelle pratiche è la stessa che induce, in talune sub-culture, mutilazioni genitali alle giovani donne.
Ed è ancora la stessa patologia sessuofobica (talora mascherata da dettami religiosi, sic) a costringere, in quelle sub-culture, le donne a coprire il loro viso, la loro testa ed il loro corpo oltre che a impedire loro libertà e diritti che sono invece liberamente praticati dagli uomini.
. (scritto il 10/5/24)