Una bambina ha da poco scoperto che Babbo Natale non esiste.
Ed all’approssimarsi di un nuovo Natale scoppia in un pianto dirotto per la delusione cocente: “Non è più Babbo Natale che porta i desiderati doni ma bensì i genitori”.
Il mito, quale che esso sia, accoglie in ogni tempo ed in ogni popolo ed in ogni regione del mondo le proiezioni inconsce di quel popolo.
Raccoglie le proiezioni di desideri e di bisogni inconsci.
Si potrebbe dire che il mito è il sogno collettivo di ciascun popolo.
Nel caso specifico Babbo Natale rappresenta la proiezioni magica dell’Animus.
Di quella figura psichica simbolica cioè che porta, dall’inconscio alla coscienza, i doni, i mattoncini necessari per la crescita psichica del bambino.
Su Babbo Natele perciò si fondano i potenti bisogni ed i potenti desideri di crescita psichica che sono probabilmente i bisogni ed i desideri più potenti in ciascun bambino. Perciò il bambino (o la bambina) investe potenti flussi affettivi su quella figura simbolica.
La perdita del mito di Babbo Natale rappresenta quindi la perdita di un amore, in un certo senso la prima delusione d’amore.
Quella perdita costerna ed affrange in quanto le speranze riposte in quella figura simbolica vengono tradite ed in particolare la speranza (in realtà una illusione) di potere soddisfare, grazie ad essa, i propri formidabili bisogni di crescita psichica.
Forse il bambino soffre particolarmente la perdita di quel mito in quanto egli ha già sperimentato inconsciamente che affidare ai propri genitori la speranza della crescita psichica, nel senso già detto, è speranza vana.
Egli forse ha già sperimentato inconsciamente che i suoi genitori non sono in grado, più di quanto essi non abbiano potuto fare in loro stessi, di assicurare e garantire quel transito, dall’inconscio alla coscienza, che costruisce nella coscienza del bambino stesso la coscienza di sé.
Forse ha già sperimentato che, a causa dei limiti stessi della coscienza dei suoi genitori, quel passaggio così indispensabile alla crescita psichica non potrà avvenire.
Non a caso egli aveva così intensamente bisogno del mito di Babbo Natale.