Osservando le persone ed i loro comportamenti coatti mi si è andata formulando nella mente una visione orrifica.
Una fantasticheria certo.
Le persone dissociate da sé con coscienza fortemente (e follemente) schermate nei confronti dei contenuti vitalissimi dell’inconscio sono da punto di vista psichico come quel bambino il quale un ambiente familiare infantile inconsapevolmente crudele ha rinchiuso in una piccolissima gabbia giusto delle dimensione del piccolo infante.
Siccome la spinta genetica alla crescita fisica è incoercibile la piccola vittima ha continuato a crescere fisicamente dentro la gabbietta con orribili deformazioni e tra indicibili sofferenze.
Per rappresentare gli effetti psichici delle barriere della coscienza imposte dall’imprinting infantile e delle terribili deformazioni psichiche che quelle barriere determinano nella psiche dell’adulto non c’è però bisogno di fantasie orrorifiche.
E’ sufficiente guardarsi intorno ed osservare per esempio il barbaro e terribile uso dell’antica Cina di fasciare strettamente i piedini delle bambine per impedire a quei piedini di crescere.
Con il risultato di terribili deformazioni nei piedi ed al prezzo di indicibili sofferenze .
Quegli innocenti piedi deformati e quelle sofferenze rappresentano simbolicamente con assoluta precisione gli effetti psichici della dissociazione da sé.
Quello che dice l’esperienza di questi lunghi anni di studio dell’inconscio e dei suoi simboli è che esiste in ciascun individuo un progetto genetico alla crescita fisica ma che esiste anche un progetto genetico (o forse ancora più profondo e potente) alla crescita psichica.
Le barriere , i muri, le pesanti schermature imposte nel corso dell’imprinting infantile alla crescita psichica bloccano la crescita della coscienza, che rimane immagine di quell’ambiente parentale infantile ma non blocca l’evoluzione di quel progetto di crescita che si evolve però “dentro la gabbietta”.
Con tutte le distorsioni possibili che la psicoanalisi e la psichiatria ci hanno insegnato a conoscere (proiezioni, idee di riferimento, agire rappresentativo, sintomi mentali e comportamentali di varia gravità, sintomi psicosomatici di varia natura e gravità, ecc.).
Esiste per ciascun individuo un progetto alla crescita psichica (parallelo al progetto genetico alla crescita fisica) che viene nella maggior parte degli individui negato ed impedito e che si trasforma in patologia.
La paralisi del progetto di crescita psichica nell’individuo può anche vedersi come il risultato della immensa e perenne lotta tra lo status quo voluto dall’ambiente umano e sociale e la spinta incomprimibile alla evoluzione della vita (e perciò delle specie e della specie umana in particolare).
Lotta e conflitto eterno, antico e perenne.
Lotta tra spinte istintuali e naturali verso la mutazione e blocchi e paralisi contro di essa.
C’è di più.
Il blocco e la paralisi nella coscienza di quel progetto blocca e paralizza un altro progetto genetico (o forse più profondo): il progetto di vita.
La paralisi del primo progetto blocca e deforma lo sviluppo anche del secondo.
E l’individuo in contrasto con la propria istintualità e le proprie pulsioni profonde si trova a vivere una vita che non è la sua, che è diversa da quella cui era destinato (dal destino, dai suoi geni, dalla spinta evoluzionistica,ecc.)
Spinta evoluzionistica che non riguarda solo astratte concettualizzazioni scientifiche ma interessa ciascun essere umano e spinge ciascun individuo a ricercare una propria personale ed individualissima strada.
A quanto pare l’evoluzione della specie avanza grazie alla evoluzione di ciascun individuo.
E l’evoluzione della specie si paralizza e si blocca a causa dei blocchi e delle paralisi alla evoluzione dei singoli individui.
E quando questo accade è la pulsione di morte che prende il sopravvento.
E’ una oscura ed inconscia pulsione di autodistruzione e di distruzione della vita.
Gli esempi non mancano: le armi nucleari, le guerre, le ideologie razziste, la vile crudeltà verso ogni essere vivente umano o animale che sia, l’inquinamento e la distruzione degli ambienti indispensabili alla vita, ecc..