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In che altro modo si può capire (di Sè, dell'altro, dell'altra, dei sogni, dei miti, dei simboli, dei meccanismi della Fisica Classica, di quelli della Fisica Quantistica, della teoria della relatività, delle astruserie della matematica (talora vere e proprie seghe mentali, dei vari aspetti della realtà apparente e della realtà reale) SE NON CAPENDO??!!.
Cioè usando il proprio cervello, acquisendone quanto più possibile le varie (io credo ancora quasi sconosciute) potenzialità, PRENDENDO DI ESSE, VIA VIA, COSC IENZA.
Poi certamente si DEVE sperimentare ciò che si è capito ed intuito.
Per dare a QUESTO FRUTTO della mente radici certe (parola questa, quanto mai altre carica, nella scienza e nella vita di incertezze) nella realtà.
MA PRIMA, PRIMA, PRIMA, BISOGNA CAPIRE.
E, e questo è sicuro, ogni guaio, ogni tragedia, ogni dolore di questa sfortunata specie da quel NON CAPIRE discende.
E quando qualcosa si comincia a capire in prima fila c'è SEMPRE l'errore.
E sbagliando si capisce di più.
Ipotizzando, e certamente sbagliando, si capisce di più.
E continuando ad ipotizzare ed ancora sbagliando si capisce ancora di più.
E magari qualche volta azzeccandoci.
Per poi sbagliare di nuovo.
Così funzioniamo.
CAPENDO E SBAGLIANDO, SBAGLIANDO E CAPENDO.
Prendendo cantonate, leccandosi le ferite e sbagliando ancora.
E continuando a capire.
Già sbagliano coloro che qualcosa capiscono.Ed io per primo.
Ma almeno sanno di potere sbagliare.
E quelli ,e sono tantissimi, che capiscono poco o nulla?.
Si candidano al governo del mondo o già lo stanno governando.
. (scritto il 10/5/24)