Come si è più volte ripetuto la coscienza del bambino è in partenza una pagina bianca. Una pagina bianca estroversa verso la realtà.
E così deve essere in quanto il bambino per costruire il proprio adattamento all’ambente, grazie all’imprinting infantile, deve assumere informazione dalla realtà cioè dall’ambiente parentale infantile.
E così si struttura la coscienza infantile.
Nel corso del processo di crescita le informazioni , i significati, contenuti nei simboli onirici ampliano il nucleo iniziale della coscienza così come sopra definito e la coscienza stessa prende coscienza (cioè conoscenza) della storia e delle esperienze dell’individuo.
In una seconda fase si comincia a prendere coscienza di sé, a prendere coscienza del proprio Sé.
Quando questa fase è ormai ultimata accade un fenomeno.
Il nucleo originario della coscienza infantile così come sopra definito cambia verso :Da estroverso diventa introverso.
Cioè cessa di acquisire il senso dalla realtà e si volge verso l’inconscio per acquisire attraverso quest’ultimo il senso, il significato delle cose.
Il permanere , almeno fino al punto indicato, della estroversione del nucleo originario della coscienza infantile potrebbe rendere conto della esistenza dei fenomeni di sincronicità.
Come più volte scritto nei fenomeni di sincronicità accade un evento nella realtà in un periodo di tempo sincrono con un corrispondente fenomeno psichico.
Sia l’evento sia il fenomeno psichico sono sincronici in quanto hanno entrambi lo stesso significato.
L’evento reale per così dire portatore dello stesso significato del corrispondente fenomeno psichico (per esempio un sogno) avrebbe lo scopo di comunicare quel significato , attraverso la realtà , a quel nucleo di coscienza infantile che non può acquisirlo altro che attraverso questo canale (essendo esso chiuso nei confronti dei contenuti dell’inconscio così come gli è stato “insegnato” nel corso dell’imprinting).
In questo modo il fenomeno di sincronicità costantemente allinea quel nucleo antico con la coscienza del Sé.
Tutto, si presume, fino a quando quel nucleo antico di coscienza non muti il suo verso da estroverso ad introverso.
Questo mutamento significherebbe che egli si è ormai aperto ai contenuti dell’inconscio e da esso perciò assume il senso.