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Gira in questo paese, in quanto candidato a delle elezioni, un generale omofobo, il quale   propagando tra l’altro un suo libretto, proclama a dritta ed a manca la sua radicata omofobia*.

Il generale, proprio a causa di tale sua omofobia, ha bisogno con ogni evidenza di essere rassicurato circa la sua eterosessualità.

Ed occorrerebbe gentilmente spiegargli che la sua pervicace omofobia nasce da una sua altrettanto pervicace omosessualità latente della quale ha, con altrettanto evidenza, una paura fottuta.

Questa cosa della omofobia è una delle tante tragedie della umanità (in certi paesi gli omosessuali vengono mandati a morte, durante il nazismo hanno seguito la stessa sorte degli incolpevoli ebrei, ecc.).

Ed essa è radicata SEMPRE nella stessa problematica psichica: Il terrore della propria omosessualità latente.

Generata dal fatto di essere la loro coscienza, inconscia e dissociata in particolare dal proprio principio femminile (oltre che dal proprio principio maschile e dal proprio Sé).

Con la conseguenza che la sessualità genetica è ancora inconscia ed indifferenziata, anche se l’adattamento secondario l’ha orientata bene o male verso la mascolinità.

(*) A tal proposito una interessante descrizione della Persona e della personalità degli individui afflitti da coscienze dissociate con potenti complessi di castrazione è illustrata nel saggio del filosofo  Aaron James-"Trump: Saggio filosofico sul predominio degli stronzi"

                     .                                              (scritto il 14/5/24)

 

 

 

 

 

 


 

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