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A forza di intuizioni e di sogni , di sogni e di intuizioni sono stato trascinato in un campo che era per me curiosità intellettuale e non conoscenza di scienziato :La fisica quantistica*.
E intuizione dopo intuizione qualcosa di nuovo su di essa credo, seppur temerariamente , di avere scritto.
Ne avrei volentieri fatto a meno.
Ma Eraclito che la sapeva ben più lunga di me ha scritto:"E difficile combattere contro il proprio animo :quello che vuole lo compra a prezzo della vita"(Framm.n.93).
Ed io, come tutti, alla mia vita ed alla mia salute tengo molto.
Non ho modo, per verbalizzare il concetto di cui al titolo, di un universo uno dentro l'altro.
Di un Universo apparente, quello che ci occupa ogni ora della nostra vita, contenuto in un Universo reale, quello della materia elementare di cui il tutto è costituito.**
Il cinema con la sua immensa capacità di rappresentare in forma simbolica la visionarietà , ciò che la Ragione non può nemmeno immaginare (e meno che mai descrivere) , ha rappresentato l'indescrivibile in un film:Men in black.
Esattamente in quella scena nella quale l'alieno dall'aspetto umano in fuga, da un'altra galassia sulla Terra, porta con sé un simpatico gatto con appeso al collo un vistoso gioiello trasparente che contiene ...la galassia da salvare.
C'è da chiedersi: Gli abitanti di uno dei pianeti di quella galassia potrebbero rendersi conto dell'altro Universo che pur contiene il gatto ed il gioiello (il quale contiene a sua volta quella galassia)?.
(*) Dall’altra parte se i meccanismi quantistici, come ipotizzato, sono parte integrante del funzionamento del cervello essi fanno parte del Sé dell’individuo e come tali conoscibili. E di cui prendere coscienza. Perciò più della fisica quantistica qui c’entra la psicoanalisi.
(**) Leggasi nelle pagine precedenti: “Lo spazio nella materia elementare”.