6/3/09

All'inizio fu l'Edipo...(seconda approssimazione).

Nel momento in cui nella coscienza del bambino si comincia a consolidare il senso di appartenenza al proprio genere (sono un maschio, sono una femmina) istintivamente l’inconscio fonda e consolida in sé un rapporto simbiotico con la figura parentale del genere opposto (il bambino verso la figura materna , la bambina verso la figura paterna).

Inizia così insieme la radicazione nell’inconscio del principio degli opposti e quello che può essere definito come il nodo edipico.

E tutto ciò in accordo con il condizionamento genetico (o se si preferisce con il condizionamento archetipico) che presiede allo sviluppo della psiche umana.

Quel nodo di indifferenziazione simbiotica  dovrebbe (ma non sempre è così) preludere alla fase di differenziazione psichica che viene definita come “individuazione”.

Questo nodo di fusione edipica “legge” la realtà del’individuo e la realtà della figura parentale di riferimento come una unica realtà indifferenziata , una realtà costituita da due entità non autonome l’una rispetto all’altra.

Viene cioè emulato nel rapporto individuo-figura parentale di riferimento il rapporto che esiste in questa fase iniziale dello sviluppo psichico tra coscienza ed inconscio.

Un rapporto di indifferenziazione, di fusione simbiotica , di non riconoscimento delle rispettive funzioni.

In questa fase definita come “edipica” la volontà della figura parentale è la volontà del piccolo individuo, i suoi sentimenti sono i sentimenti dell’altro, le sue emozioni sono le emozioni dell’altro.

E non basta.

I limiti, i condizionamenti, le schermature, le inibizioni ecc. della figura parentale diventano i limiti,le schermature , ecc. dell’altro.

Nell’inconscio del bambino si costruisce , grazie al suo rapporto di comunicazione  con l’ambiente, una immagine replicante della condizione psichica della figura parentale di riferimento. Si costruisce cioè una psiche emulativa che è però anche una fase di partenza.

Il nodo edipico, la fase cioè della indifferenziazione, è la prima pietra , il primo anello, il primo passo di ciò che viene definito processo di sviluppo psichico.

Esso non è la patologia ma la normalità fondante  rispetto a quel processo.

Diventa patologia laddove il processo di differenziazione non riesce a decollare nella psiche dell’individuo per indirizzarsi verso il processo di individuazione.

Esso è , come si è detto, il fondamento basale di quel processo di individuazione .

Nel corso del quale la coscienza comincia a  distinguere l’individuo dall’ambiente e quindi a differenziarsi rispetto alle figure parentali di riferimento.

Contemporaneamente nel corso di quel processo la coscienza individua l’inconscio e nell’inconscio (e quindi non più nell’ambiente) la fonte della conoscenza necessaria al proprio sviluppo psichico.

 

 

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