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Se la funzione razionale non è in grado di comprendere in profondità i meccanismi della fisica quantistica, essi sono però alla portata della funzione intuizione.
Se è fondata l’ipotesi, fin qui sviluppata, che il cervello umano esprime una coscienza quantistica (costituita da tutti i microtubuli presenti in ogni cellula dell’organismo) questa coscienza, che dovrebbe operare allo stesso livello dei meccanismi della materia elementare, dovrebbe essere in grado, grazie alla funzione intuizione di capire di più di quei meccanismi.
E sorgono quindi alcune domande:
Se l’Universo, per come lo conosciamo, è SOLO il prodotto del limite della capacità di percezione dei nostri sensi (e degli apparati che li emulano) , se è cioè un Universo SOLO apparente com’è fatto il Sole nell’Universo quantistico , cioè nell’Universo della materia elementare che è atemporale ed aspaziale e che contiene il nostro Universo apparente?.
Se esso è SOLO il prodotto mentale e concettuale di una coscienza solo razionale, incapace di percepire e comprendere perfino la totalità dell’individuo, com’è l’Universo REALE così come appare alla coscienza del Sé?.
Che senso ha parlare di viaggio dalla Terra alla Luna se nell’Universo quantistico lo spazio, per come lo conosciamo, non esiste?.
Se fosse vero che nell’effetto tunnel il trasferimento delle informazioni quantiche relative all’elettrone equivale al trasferimento fisico dell’elettrone stesso che senso ha parlare dell’elettrone di coppia?.
Se un atomo fosse in grado di trasferire le sue ben più complesse informazioni quantiche che lo definiscono da un punto all’altro del SUO Universo ciò implica uno spostamento fisico di quell’atomo ?.
Se la materia oscura dell’Universo non emette radiazioni percepibili dai sensi umani, e dei suoi apparati emulativi, come funziona in un Universo quantistico?.
La teoria della relatività trova il suo limite nell’Universo apparente e non ha alcun senso nell’Universo quantistico, il quale è regolato da leggi che sfuggono, qui ed ora, alla coscienza solo razionale.