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Il cervello umano è molto simile a quello di moltissime specie animali.
E quello di talune specie (penso agli elefanti, ai delfini, alle balene il cui cervello è cinque volte più grande di quello umano, ai primati non umani, ecc.) è probabilmente molto più evoluto di quello umano.
E si pensi, grazie a quelle dimensioni, alla loro potente capacità di elaborare le informazioni.
Non sappiamo che livello abbia raggiunto quella evoluzione ma conoscendo, come si conosce ora, la evoluzione possibile del cervello umano c'è molto da riflettere su ciò.
Gli animali che per sopravvivere hanno raggiunto DA SEMPRE la coscienza di Sè hanno evoluto il loro cervello ben diversamente e ben prima di quello degli umani.
Cervello umano che in un enorme numero di casi è rimasto evoluzionisticamente bloccato al "cervello del serpente" (ed in molti casi al "cervello del pesce" ancora più arcaico e regressivo dell'altro).
A causa di una mancata corrispondente evoluzione psichica.
E noi continuiamo a sterminare animali senzienti come fossero sterco.
E non capiamo e non possiamo capire quanta sofferenza infliggiamo, quanto di questa sofferenza si rivolta contro di noi nel cibo da essi prodotti che ingurgitiamo, quanto di questa sofferenza ci investe psichicamente senza che ce ne possiamo rendere conto*.
C'è da notare che se in una specie l'uccisione in massa di individui della stessa specie viene talora considerata "eroica" cosa ci si può aspettare relativamente alla uccisione in massa di individui di specie diverse ?.
(*) Tra le tante potenti rappresentazioni simboliche che il grande romanzo di Melville ci raffigura non va dimenticata la rappresentazione della terribile vendetta dell’animale orribilmente perseguitato e ferito.
. (scritto il 20/5/24)