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L'esperienza imposta alla coscienza infantile dall'imprinting è un'esperienza occlusiva e interdittiva nei confronti del Sé dell'individuo stesso.

Ciò struttura una coscienza dissociata, sigillata rispetto ad ogni nuova esperienza dolorosa o semplicemente ad OGNI NUOVA ESPERIENZA e quindi ad ogni possibile mutamento.

E la orienta compensativamente verso uno sviluppo o un ipersviluppo della funzione razionale.

La terapia analitica e l'autoanalisi, grazie all'ampliamento dell'esperienza che ciò, ad un certo momento di essa, induce apre un canale di comunicazione tra la coscienza e l'inconscio e i suoi contenuti istintuali.

Il progressivo sviluppo della funzione intuizione ed i significati dei sogni mutano la coscienza "malata di imprinting" nella direzione della coscienza di Sè.

 

Si potrebbe ipotizzare che le esperienze dolorose e negative prodotte dall'imprinting, tramite la percezione della coscienza percettiva dell'emisfero sinistro attingano i neuroni dell'emisfero destro e configurino gli stati quantici di quei neuroni in modo da sigillare in essi la memoria di quelle esperienze dolorose o spaventose bloccandole in uno stato di CHIUSO (da qui non passerà mai più nessuna informazione del Sè, no pasaran).

Le informazioni dell'ampliamento dell'esperienza (piacevoli, emotivamente dolci e cariche di affettività e di libido, ecc.) attizzano invece, tramite la coscienza percettiva dell'emisfero destro, i neuroni dell'emisfero sinistro.

I cui elettroni assumono configurazioni quantiche OPPOSTE rispetto a quelle assunte dagli omologhi dell'altro emisfero con la conseguenza che i neuroni che custodiscono quelle memorie piacevoli restano APERTI (da qui può passare TUTTO).

Da qui, da  questo varco iniziale che progressivamente si amplia, passeranno verso la coscienza i significati che definiscono e definiranno in essa l’immagine, in termini di informazioni, del Sé del soggetto.

E via via che ciò avviene le informazioni VERE della coscienza dell'emisfero sinistro attingono, mutano e muteranno le corrispondenti informazioni FALSE della coscienza dissociata dell'emisfero destro.

I quali emisferi si presume comunichino tra di loro secondo il principio dei vasi comunicanti (dal VERO al FALSO, così come tra inconsci da quello MALATO a quello SANO o sanificato).

Esattamente come accade tra inconsci sovraccarichi ed inconsci liberati.

Qui, tra inconsci, è comunicazione subliminale tramite comunicazione quantistica da entanglement, la quale si può presumere evoluzionisticamente EMULA la comunicazione NERVOSA (forse più arcaica dal punto di vista della evoluzione) tra emisferi (il corpo calloso immagino).

E l'antica folle terapia di castrare un emisfero dall'altro (con la resezione del corpo calloso) della castrazione originaria del Sè del soggetto era evidente e chirurgica rappresentazione.

N.B. Eliminate dalla coscienza le false informazioni che la infestavano parrebbe che il cervello, elaborando le poche ed assolutamente superficiali informazioni scientifiche delle quali è in possesso (delle quali sono in possesso) e che ha acquisito del tempo, sia in grado di elaborare intuitivamente delle ipotesi di funzionamento su sé stesso.

Qui esposte con tutte le cautele del caso data la assoluta impossibilità di conferme sperimentali.

Mi chiedo a quali diverse e ben più articolate conclusioni teoriche potrebbe giungere un neurologo (con un ben più ricco patrimonio di conoscenze specialistiche nel campo) che diventasse cosciente di Sé e sviluppasse adeguatamente la sua funzione intuizione?.

                            .                                              (scritto il 24/5/24)

 

 

 

 

 

 


 

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