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Si tratta di un tratto caratteriale che porta l’individuo a negare pervicacemente, e con argomentazioni pseudologiche, pseudoscientifiche o semplicemente deliranti, evidenze scientifiche, storiche o reali comunemente accettate.
Nasce ed è indotto da potenti resistenze della coscienza dissociata ad ogni possibile mutamento che giunge al delirio di negare evidenza e realtà alla realtà stessa.
Dice perciò di un distacco della coscienza non solo dal Sé dell'individuo ma anche dalla sua stessa realtà e dai suoi inevitabili mutamenti percepiti come un nemico mortale.
E’ il tratto caratteriale prevalente che induce e produce ideologie e comportamenti conservatori e reazionari ostili ad ogni tipo di possibile mutamento sia esso politico, sociale, economico, culturale, religioso, scientifico ed evoluzionistico.
Ed in ogni campo in cui ogni qualsiasi mutamento possa prodursi.
E’ il tratto caratteriale (che nulla ha a che fare con la scienza e la conoscenza) che ha impedito ogni mutamento in teorie prevalenti in psicoanalisi anche se esse fossero con ogni evidenza illogiche, arcaiche, irrealistiche, infondate o, per certo versi , perfino deliranti.
E’ il tratto caratteriale che, se non contrastato con la conoscenza scientifica, la consapevolezza di sè e la ragionevolezza, farebbe regredire la specie umana all’età della pietra.
(scritto il 30/7/23)