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Richiamo qui il pezzo di cui a pag. 587/23 del 14/6 intitolato ”Un fenomeno psicotico evitato ed anche qualcos'altro”.

I processi psichici una volta innescati nell’altro procedono spontaneamente lungo la strada della crescita e della loro evoluzione fino a produrre mutamenti nella coscienza che si si rendono evidenti nei comportamenti e nella realtà sensibile.

E quindi a distanza di circa 55 giorni quel mutamento, prima latente e work in progress, si rende ora manifesto e comprensibile all’osservatore.

Ciò che sarebbe potuto diventare una intrusione psicotica con gravi conseguenza psichici, intrusione che era “scritta nel destino” di quel soggetto (ma figuriamoci, ma nemmeno per idea, tutte cavolate antiscientifiche prodotte dalla ignoranza e dalla inconsapevolezza) quel rischio potenziale e latente relativo ad esso è stato derubricato a semplice ingresso  mutageno nella sua coscienza da parte di contenuti istintuali del suo Sè  con evidenti e manifesti effetti emozionali e comportamentali.

E con effetti psichici complessivi benefici e positivi.

Si può osservare quindi che tra la manifestazione onirica transferale (quella del sogno di giugno), la quale rappresentava una possibile e potenziale intrusione psicotica, e la durata del suo processo di trasformazione psichico inconscio  fino a diventare un contenuto istintuale del Sé integrato beneficamente nella coscienza del soggetto,  sono stati necessari 55 giorni circa.

55 giorni i quali senza la capacità di capire di quei processi essi potevano trasformare un individuo dissociato in un pericoloso folle da ricoverare in manicomio.

Per inciso è possibile che tra psicosi latenti di quel tipo e tra aneurismi latenti in grado di produrre effetti devastanti nell’organismo esista una possibile correlazione di tipo simbolico.

 (scritto il 30/7/23)

 

 

 

 

 

 


 

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