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Talora i bambini fin da dopo la nascita sono la disperazione dei genitori.
Sono perennemente irrequieti, piangono in modo irrefrenabile per un nonnulla, dormono (e fanno dormire) pochissimo.
E crescendo dopo qualche mese o qualche anno è ancora peggio.
Richiedono costante attenzione da parte dei genitori o perchè non si facciano del male o per evitare che facciano inconsapevolmente del male ad altri.
Premetto che i bambini ed in genere i figli, qualsiasi età abbiano, sono lo specchio esatto della psiche dei loro genitori.
E c’è un motivo.
Gli inconsapevoli genitori, subito dopo la loro nascita, scaricano nel piccolo inconscio dei figli, a causa del transfert, i loro contenuti istintuali inconsci (informazione e libido) mai integrati dalla loro coscienza e repressi e sovraeccitati nei loro stessi inconsci.
Sulla base del principio dei vasi comunicanti quello scarico riequilibra in parte il loro surplus inconscio a spese degli inconsapevoli inconsci dei loro figli.
E segna per sempre in peggio la loro vita., destinandoli a una condizione di dissociazione della loro piccola coscienza.
Da qui l’incontenibile irrequietezza dei bambini la cui coscienza è continuamente bombardata da pulsioni caotiche inconsce che quella piccola coscienza non può controllare e che agitano in molti modi il comportamento del bambino/a.
I genitori inconsapevoli reprimono quei comportamenti irrequieti (che sono lo specchio del LORO sovraccarico inconscio) fino a quando nell’adolescenza il bambino/a sviluppa nella sua coscienza* la capacità di controllo, rimozione e repressione del suo stesso inconscio.
Quella coscienza adolescente ha raggiunto la sua condizione di dissociazione dai suoi contenuti istintuali inconsci, condizione che conserverà, salvo terapia, per tutta la vita.
Il sistema scolastico farà il resto contribuendo a far sviluppare la sola funzione razionale che contribuirà a quella condizione di repressione.
Contribuendo alla fierezza dei suoi genitori che gongoleranno (ahime!) per la grande intelligenza dei loro figli.
Crescendo, quella condizione dissociativa, si esaspererà vieppiù peggiorando e trasformandosi ben presto in complesso di castrazione.
Con un complesso materno e/o paterno sempre attivo dato che quella coscienza, che non ha potuto sviluppare il suo processo di crescita, manterrà attive quelle dipendenze e quelle proiezioni sulle figure parentali , quelle stampelle psichiche.
Che fare ?.
Nei casi più difficili la terapia analitica DEI GENITORI è la soluzione.
Aiutando le loro coscienze a mutare ed a integrare i significati dei loro contenuti inconsci si alleggerirà progressivamente la pressione sulle coscienze di loro figli aiutandoli a sviluppare un loro autonomo processo di crescita.
I genitori hanno inguaiato i loro figli ed è più che giusto che essi stessi li aiutino a tirarsene fuori.
E ciò prima avviene e meglio è.
Soprattutto nei casi in cui genitori, particolarmente patologici, respingano e penalizzino figli omosessuali o tossicodipendenti che riflettono in modo particolarmente incisivo, nel loro stato, la patologia mentale dei rispettivi genitori.
(*) A causa anche dei ripetitivi messaggi dal significato castrante che, sempre uguale a sè stessi in quel significato, la coscienza dissociata dei genitori invia alla coscienza dei figli.