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La coscienza dissociata elabora, come qualsiasi struttura neuronale, le informazioni delle quali è in possesso, poche o tante che siano.

E sulla base di esse, siano esse vere o false, costruisce delle narrazioni più o meno fantasiose della realtà.

Delle quali l'ego, inconsapevole, si appropria ritenendole verità rivelate.

Per quanto irrealistiche e deliranti esse possano essere.

E’ questa una forma attenuata di pensiero delirante che a differenza di quest'ultimo, quando conclamato, non è evidentemente fuorviante, avendo in sé elementi di verità che possono  renderlo credibile a qualcuno o a molti.

Nasce da ciò il complottismo delirante, il revisionismo scientifico fantasioso oppure le teorie pseudo scientifiche che sono francamente ed evidentemente deliranti per qualsiasi osservatore avvertito.

Si aggiunga a ciò il fatto che la dissociazione della coscienza rende l'individuo una specie di bambinone credulone, privo di difese psichiche ed incapace di distinguere (per incultura, per crassa ignoranza , per in insita stupidità, ecc.) il vero dal falso.

Taluni di individui siffatti raggiungono talora posizioni di potere per esercitare ivi, per la gioia dei loro beoti elettori,  la loro inconsapevole capacità distruttiva.

 

 

 

 


 

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