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A.   Il Sé (la sua “immagine”) viene “eletto” nella coscienza del Sé grazie ai significati/informazioni genetiche dei contenuti inconsci che ne definiscono la reale natura.

 

B.    Il potere, qualsiasi potere corrompe l’animo. E l’individuo che lo raggiunge non può fare a meno di inverare COATTIVAMENTE, in ciò che quel potere gli consente, una rappresentazione simbolica della propria patologia mentale. O nella organizzazione del suo ufficio o della sua azienda o nella società civile, nella sua organizzazione sociale e nelle sue leggi. In ogni modo ed ogni volta che quel potere glielo consentirà.

 

C.    Senza l’intervento dei mutamenti delle coscienze nella direzione dei propri Sé i sistemi individuo ed i sistemi sociali, da essi composti, saranno sempre sistemi ad entropia crescente. Cioè sempre più caotici, sempre più attraversati da conflitti e da guerre ed, a causa di ciò, con la tendenza costante del miraggio autoritario che stabilizzi in modo mortifero qui sistemi (In modo mortifero per ogni diritto, per ogni libertà, per ogni democrazia).

 

D.   Il Sé negato, castrato e rimosso ha un disperato bisogno di rappresentarsi simbolicamente in ogni modo possibile: Nei tratti caratteriali, nei comportamenti, nelle idee deliranti, nelle patologie, nelle opere della creatività. Il Sé integrato nella coscienza, l'insieme delle informazioni/significati che in quella coscienza lo definiscono, non ha nessun bisogno di rappresentarsi in alcuna modalità simbolica in quanto esso può liberamente esprimere di sè, nei modi umanamente e non patologicamente possibili,  attraverso la coscienza stessa.

                           .                                              (scritto il 01/6/24)

 

 

 

 

 

 


 

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