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Sul “Liber Novus di C. G. Jung” (1).

”Capire una cosa è un ponte e una possibilità di ritornare in carreggiata, mentre invece spiegare una cosa è arbitrio e a volte persino assassinio. Hai contato quanti assassini ci sono tra i dotti?”

Il capire, il comprendere intuitivo e (l’inutile, n.d.a.) spiegare razionale dei dotti.

Lo spirito del tempo e lo spirito del profondo.

“Nel 1914, all’inizio e alla fine del mese di giugno, e all’inizio di luglio, feci per tre volte il medesimo sogno. Ero in terra straniera, e all’improvviso, di notte e proprio in piena estate, dagli spazi siderali era calato un freddo inspiegabile e mostruoso, tutti i mari e i fiumi ne erano rimasti ghiacciati, e gelata era ogni forma di vegetazione.

Il secondo sogno era molto simile al primo, mentre il terzo, agli inizi di luglio, fu di questo tenore:

Mi trovavo in una remota regione inglese.Era necessario che tornassi in patria il più in fretta possibile con una nave veloce. Arrivavo in fretta a casa. In patria trovavo che in piena estate era calato dagli spazi siderali un freddo mostruoso che aveva congelato ogni forma di vita. Lì c’era un albero fronzuto, ma privo di frutti, le cui foglie si erano trasformate, per effetto del gelo, in dolci grappoli, colmi di un succo salutare. Io li coglievo e li offrivo a una grande folla in attesa.

Nella realtà stava succedendo questo. Nel periodo in cui scoppiò la Grande Guerra tra i popoli europei mi trovavo in Scozia;costretto dalla guerra decisi di ritornare in patria con la nave più veloce e per la rotta più breve. Trovai il freddo polare, che aveva fatto gelare ogni cosa, trovai l’alluvione, il mare di sangue, e ritrovai anche il mio albero privo di frutti, le cui foglie il gelo aveva trasformato in rimedio salutare. E io colgo i frutti maturi e li offro a voi senza sapere che cosa vi dono, quale agrodolce e inebriante pozione, che vi lascia un sapore di sangue sulla lingua”.

La voce dell’inconscio e del Sé e la voce della coscienza dissociata ed iperrazionale.

 

Primo sogno: La presa di coscienza della condizione dissociativa della coscienza dello stesso Jung.

In questo lavoro talora definito “Il grande gelo della infanzia” determinato dall’imprinting infantile patologico e patogenico.

 Secondo sogno:Come sopra.

 

 

Terzo sogno:La presa di coscienza della condizione dissociativa ed il manifestarsi del Sé e dei suoi significati (l’albero fronzuto nel grande gelo, i suoi contenuti istintuali e la libido dei suoi frutti.

                            .                                              (scritto il 06/6/24)

 

 

 

 

 

 


 

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