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L'aveva ben capito, seppur confusamente, anche Shakespeare che tra l'essere ed il non essere c'erano di mezzo i sogni.
Solo i cervelloni di oggi e di ieri, con tutta la loro razionalità e tecnologia (e forse proprio per questo), non sono ancora riusciti a capirlo.
Eppure, è risaputo.
La Natura non spreca nulla di ciò che produce e la funzione onirica rientra in ciò.
Per la Natura nulla è inutile o ridondante.
E se noi consideriamo tale un suo prodotto vuol dire solo che non ne abbiamo ancora compreso lo scopo.
Però questo immenso ritardo della scienza rispetto alla conoscenza della psiche ha una spiegazione.
Gli individui razionali e quelli super razionali (i soi disant scienziati), lo dico in tutta franchezza, sono dei gran cacasotto.
Sono talmente terrorizzati dal loro inconscio, da loro stessi, dal loro Sé, dalle loro resistenze che hanno, e non da ieri, passato la mano ed abbandonato ogni ricerca di nuove conoscenze in quel campo.
Si sà vivere le proprie esperienze infantili castranti e le proprie resistenze, che si incarnano nel proprio stesso organismo, può essere molto doloroso.
Ma è questo, purtroppo, un prezzo inevitabile da pagare per l'immenso ritardo con il quale la specie umana (e l’individuo) ha affrontato ed affronta questo suo enorme buco nero interiore.
E per quanto con questo lavoro cerchi di far capire come stanno le cose temo che sarà molto difficile riuscirci.
Come accade per il pianeta Nettuno: Peggio per noi!.