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Nei paesi democratici ogni violazione del codice penale dice automaticamente di una patologia mentale di tipo nevrotico o psicotico, a seconda della gravità del reato, che induce l’individuo, inconsapevole di sé a scelte variamente criminali, spesso assecondando passivamente il condizionamento ambientale.

E quelle patologie mentali non dovrebbero e non sono  considerate una attenuante rispetto a quel reato.

A meno che l'individuo non accetti, insieme alla pena, anche di sottoporsi a una terapia psicologica nei casi lievi o a una terapia analitica nei casi gravi la quale  contribuisca ad impedire la reiterazione coatta del reato.

Nei regimi totalitari il codice penale descrive invece in buona misura le severe patologie mentali della dirigenza politica o religiosa di quei regimi che in molte  norme di quel codice fedelmente si rappresentano.