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Cosa si sa del rapporto e della interazione tra atomi e molecole e la biochimica delle cellule?.
Certo dalla chimica organica si conoscono i rapporti tra i mutamenti della natura di quegli elementi e le loro interazione con la biochimica di quelle cellule (sostituzione radicale, sostituzione nucleofila, ecc.).
E su come questi mutamenti interagiscono con le patologie organiche.
Ma cosa si sa su come i mutamenti quantici degli elettroni di quelle molecole organiche interagiscono con il funzionamento delle relative cellule?.
Probabilmente nulla.
A causa del fatto che in questo campo entra in gioco l’interazione obliterante tra osservazione razionale e fenomeno (il principio di indeterminazione di Heisenberg in altre parole).
Quindi l’osservazione scientifica razionale (in pratica fino ad ora l’unica praticabile in ogni campo della scienza) di quelle interazioni ignora praticamente tutto.
Grazie a questo lavoro, e non solo, si scopre oggi , sviluppando nella coscienza umana, oltre la funzione razionale, anche la funzione intuitiva (l’intelligenza intuitiva, l’intuizione, l’altra intelligenza), qualcosa dei meccanismi quantistici che regolano i rapporti tra mutamenti quantici e funzionamento delle cellule e che essi si possono ipotizzare, si possono capire e, con una tecnica adeguata, si possono mutare.
E se si arriva al completo sviluppo della funzione intuizione, grazie al processo di crescita psichica, si capiscono e si possono ipotizzare anche le interazioni tra condizioni psichiche, quei mutamenti quantici e la “sottostante” biochimica delle cellule interessate.
In altre parole l’interazione tra condizione psichica del soggetto e le sue patologie mentali ed organiche.
E si capisce anche che la terapia della parola, la psicoanalisi, la terapia analitica del profondo, con un analista cosciente di sé e di sé consapevole, è in grado di modificare la condizione patologica organica attraverso il mutamento delle distorsioni della coscienza del soggetto, avvicinando quella coscienza alla reale natura dello stesso, rispetto alla quale quella coscienza era più o meno enormemente distante.