Ho definito il nucleo iniziale della coscienza come “coscienza sensoriale”.
In realtà questa parte della coscienza (quella parte della coscienza che più o meno abbiamo tutti e che comincia a costruirsi nell’individuo da appena nato o da poco prima della nascita) e che tra l’altro condividiamo con tutti gli animali superiori può ora più correttamente definirsi “coscienza della esperienza vissuta”.
Il suo nucleo basale è la coscienza della esperienza infantile cioè quella parte della coscienza che determina nell’individuo inconscio le nevrosi, le psicosi, una vita normale, quasi normale o una vita impossibile.
Un’area psichica nella quale si accumulano le primissime esperienze e tutte quelle ad esse successive.
Un’area che sulla base di quelle esperienza determina che tipo di rapporto la coscienza avrà con l’inconscio e con il proprio Sé e con il mondo.
Essa (e quel tipo di rapporto) si può modificare profondamente con l’ampliamento della esperienza in particolare se entra in questa esperienza un rapporto costruttivo e fecondo con i contenuti dell’inconscio.