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Vaga per i lunghi ed interminabili corridoi del Ministero, con aria cupa, un generale.
Un giorno, sotto la inesausta pressione del suo inconscio sovraccarico di contenuti mai integrati*, il nostro scrive un libro con il quale vomita, non richiesto, sull’ignaro lettore la sua Weltanschauung malata.
Che della sua coscienza malata rappresenta i contenuti narcisistici e patologici espressi in forma verbale.
Ed in particolare urla con forza:”Omosessuali, froci**, rassegnatevi. Non siete normali!.”
Quando il maschile ed il femminile sono indifferenziati nell’inconscio, come succede sempre in caso di dissociazione della coscienza da sé, questa condizione di indifferenziazione, che con il tempo sempre di più si energizza, viene percepita dalla coscienza con una pulsione omosessuale latente dalla quale essa si difende con terrore.
Temendo che tale pulsione possa essere da quella coscienza stessa, agita.
Da qui l’omofobia, il machismo, ecc.
Il nostro eroe dirà che lui è un tomber de femmes, in parole povere uno scopatore inesausto.
Senza sapere che l’ossessione sessuale è uno dei tratti caratteriali che persegue l’evitazione del conflitto e che meglio di altri rappresenta, tentando di negarla, propria quella pulsione di omosessualità latente ed il terrore da essa suscitata.
(*) Da quì il bisogno incontenibile di esprimersi in qualche modo.
(**) Il linguaggio “politicamente corretto” è una forma di educazione civile che non usa il linguaggio come una clava per ferire ed offendere gli altri ma per comunicare agli altri le proprie idee in modo civile. Ovviamente roba da “radical chic”, secondo il modo di vedere del nostro eroe.
(scritto il 19/8/23)