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Dice un sogno transferale:”S.  è imprigionato in una grande struttura. Riusciamo ad individuare la cella sotterranea dove è stato messo ed uno con un attrezzo, una potente tagliatrice meccanica, taglia lungo il tubo di areazione che affiora in superficie e che va nella cella ed entriamo dentro la cella. La quale è piena di grossi cannoli che mangiamo golosamente. Ma lì S. non c’è ed allora bisogna guardare nella cella accanto per farlo uscire.”

Il sogno rappresenta il “ritrovamento” della funzione intuizione, (i grossi cannoli) peraltro molto ricca ma profondamente “sepolta”, di un soggetto intensamente schermato nei confronti di sé stesso.

Il “fallo” dell’osservatore, che è riuscito a capire “fin là”, è rappresentato con lo stesso simbolo di una potente macchina “castratrice”*.

Per quanto riguarda il Sé (S.) dello stesso soggetto la sua “liberazione” è rimandata alle prossime puntate.

Come al solito il controtransfert provvederà spontaneamente a trasferire l’informazione mutagena alla coscienza dissociata (disastrata) del soggetto.

(*) La funzione onirica parrebbe adottare in questa rappresentazione lo stesso principio vigente in Medicina: Il farmaco (in greco pharmacon, rimedio ma anche veleno) salva la vita ma può anche uccidere.

                           .                                              (scritto il 16/6/24)

 

 

 

 

 

 


 

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