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Oggi ha sempre funzionato, lo uso alle h.16 per uscire e non funziona più.
Come morto.
Ne uso un altro e dopo una decina di minuti, già lontano da casa, quell’altro funziona di nuovo e si accendono i led di controllo.
Si tratta in tutta evidenza non di una “strana” coincidenza ma di uno dei soliti fenomeni di sincronicità.
Il quale svela alla coscienza dell’osservatore che un qualche mutamento è avvenuto nella sua psiche, che un qualche evento psichico è avvenuto avente lo stesso significato dell’evento reale sincronico.
Una utilissima occasione per capire “da fuori” che cosa è accaduto “dentro”.
Il significato dell’evento sincronico è evidente: Il telecomando mi impedisce di aprire il cancello.
E quindi riferisce che “qualcosa” nella coscienza impediva di aprirla ad un qualche contenuto istintuale del mio Sé.
Trattandosi di un piccolo apparato elettronico, come in altri casi analoghi, qui è intervenuto un fenomeno quantistico.
Ciò che prima, il “qualcosa” dentro, che impediva l'accesso alla coscienza ora si rappresenta fuori (in quel piccolo apparato elettronico non funzionante).
Richiamo qui allora un piccolo sogno fatto ieri notte:”Nella stanza al primo piano faccio notare al generale che c’è un’altra porta di ingresso vicino alle scale sul lato opposto della porta principale”
Un’altra porta della coscienza (la stanza del primo piano), porta della quale non si conosceva l’esistenza, esiste ed è aperta.
Una porta vicino alle scale cioè l’accesso alla coscienza “vicino” al codice genetico.
Esattamente l’accesso principale alla coscienza bloccato dall’imprinting infantile, blocco che ha reso necessaria per poterlo superare e riaprire la porta una terapia analitica ed una lunga autoanalisi.
Dato che "dentro" ora l'accesso alla coscienza ha ripreso a funzionare (Dopo la scoperta di questa seconda porta funziona quindi ciò che è la porta principale bloccata da sempre).
Allora cosa si può presumere che sia successo?:Il significato mutageno del sogno ha sbloccato una situazione da lungo tempo bloccata.
Uno stato quantico di alcuni elettroni delle molecole di un qualche neurone è mutato.
Ciò ha indotto il neurone a passare dallo stato chiuso allo stato aperto ed a consentire l’accesso di quel significato nella coscienza neuronale.
Quel mutamento quantico di quegli elettroni ha prodotto però una informazione quantistica che ha attinto, grazie all’entanglement, alcuni elettroni del piccolo apparato elettronico impedendogli di funzionare.
Quindi la comunicazione circa il mutamento dello stato quantico che impediva l’apertura del neurone ha impedito il funzionamento del piccolo telecomando, impedendogli di aprire il cancello.
Consentendo così all’osservatore di fuori di capire cosa è successo dentro (la coscienza ed il cervello)
Attendendo fiduciosi che un qualche audace fisico, al quale piace nuotare controcorrente, dimostri che tutto ciò è una cazzata o che ha invece un qualche fondamento di verità scientifica questa cazzata/supposta verità scientifica mi ha però consentito di capire qualcosa di me.
La domanda scientifica sarebbe: In un piccolo apparato elettronico un piccolo mutamento quantico degli elettroni (l’informazione su) delle molecole di un qualche neurone , informazione diretta verso un certo numero degli elettroni dei suoi circuiti, in che misura ciò può inibirne, temporaneamente, il funzionamento?.
Esiste una qualche possibilità di una qualche verifica sperimentale di ciò?.
(scritto il 27/8/23)