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Che Trump davanti ai suoi giudici e davanti alle prove evidenti che egli stesso ha invitato all'assalto di Capitol Hill dichiari che non è vero nulla e che lui non ha fatto nulla è comprensibile.

Quello che è più difficile capire è come una gran massa dei suoi sostenitori si beva acriticamente questa enorme balla.

La quale non è definita così ma è considerata bensì “post verità” (post-truth), narrazione diversa e credibile della realtà.

Il fatto è che ciascuno di noi crede e  può credere nel limite del livello di falsificazione che le informazioni della coscienza producono rispetto alla verità del Sè genetico.

Più false sono quelle protesi del falso sè rispetto alle informazioni/significati che definiscono la realtà del Sè e tanto più siamo disposti a credere alle false narrazioni della realtà.

Senza minimamente rendercene conto.

Pronti a giurare, in assoluta buona fede, sulla VERITA’ ASSOLUTA di quella narrazione palesemente FALSA, palesemente DELIRANTE.

Molte sette e molte strutture religiose (e taluni partiti politici) su questi meccanismi psichici malati fondano consapevolmente o meno,  la loro diffusione e l’acquiescenza acritica e passiva dei loro adepti.

           (scritto il 29/8/23)

 

 

 

 

 

 


 

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