Molti uomini e molte donne si avvicinano alla bilancia con una certa apprensione. Quanto peserò oggi?. Il mio peso sarà aumentato o sarà diminuito?.
Particolarmente apprensivo l’avvicinamento per chi è sovrappeso o addirittura obeso.
La bilancia ha una precisa caratteristica:Da il peso alle persone. Cioè esprime un giudizio (tecnico) sulle persone che vi salgono sopra.
Sarà un giudizio favorevole (bene ho perso tre etti) o sarà un giudizio sfavorevole (accidenti sono cresciuta ancora !).
Tanto per farla breve a causa del fatto che comunque sia esprime un giudizio sulla persona la bilancia è un simbolo ed una rappresentazione della coscienza.
La quale può essere ostile all’individuo ed al suo Sé ed esprimere costantemente un giudizio negativo e castrante su entrambi oppure può essere una coscienza meglio orientata e dare ogni volta un buon giudizio, un giudizio non castrante sull’individuo, sul suo Sé, sui contenuti del suo inconscio.
La bilancia può essere un giudice implacabile (e non a caso la Giustizia ha assunto come suo simbolo la bilancia) oppure un giudice benevolo.
E’ benevolo quando assume in sé i contenuti dell’inconscio in quanto ben orientata alla propria crescita psichica ed al proprio continuo mutamento ed è un giudice maligno quando ha sempre castrato l’individuo , ed è ostile alle sue emozioni, ai suoi istinti, ai suoi sentimenti ecc..
Per questo tanti hanno così paura dei giudici e, nel segreto dell’inconscio, è a causa della loro orribile situazione psichica che tanti giudici si accaniscono contro di loro.
Occorre ricordarlo sempre.
Ciò che ci accada , qualsiasi evento, è sempre in qualche modo frutto e rappresentazione della nostra condizione psichica.
Noi siamo la causa del mondo e ciascuno genera inconsapevolmente il bene od il male della propria vita.
E tanto più è cristallizzata la coscienza ai “beati” (sic) tempi della infanzia, (quando tutto si è compiuto nella direzione della dissociazione da Sé) tanto peggio sarà per la sua esistenza.
Talora per stupire qualche amico od amica particolarmente scettici sulla potenza dell’inconscio faccio loro un esempio.
Dico loro: Se tu devi andare diritto ed improvvisamente senza nemmeno sapere perché decidi di girare a destra e proprio in quel momento una tegola si stacca dal tetto e ti prende in testa puoi star certo che questo evento non è un caso e non è una coincidenza.
Mi guardano stupefatti e pensano che io sia matto.
E dal loro punto di vista razionalissimo hanno anche ragione.
Ma io so, so bene, dal mio punto di vista ed alla luce della esperienza vissuta , che non ho per nulla torto.