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Questo verbo si usa molto in etologia animale ed anche umana.

Letteralmente significa “togliere i motivi che giustificano l’aggressività dell’altro e quindi superarla”.

Un gatto piccolo che si butta per terra davanti ad un gatto molto più grosso sta “remotivando” l’aggressività dell’altro.

Gli sta in pratica dicendo “per favore riconosco di essere più debole di te e perciò non mi aggredire”.

Tra gli animali i linguaggi remotivanti funzionano sempre.

Non funzionano quasi mai tra gli umani quando essi (quasi sempre) hanno perduto le loro radici istintuali animali e perciò il maschio più forte (o armato) aggredisce e spesso uccide, senza alcuna remora, il più debole ed inerme (maschio o femmina che sia).

           (scritto il 5/9/23)

 

 

 

 

 

 


 

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