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Come più volte riscontrato e descritto in questo lavoro tutto ciò che è inconscio alla coscienza si invera nella realtà sensibile, in essa in qualche modo simbolicamente rappresentandosi.
Perfino la morte ,che all'insaputa di tutti coglie a sè il dormiente malato interrompendo caritatevolmente le sue sofferenze, in certe tradizioni trova la sua figura rappresentativa nella realtà.
E' questo il caso della "accabadora", della antica tradizione sarda, che Michela Murgia ha evocato nel suo omonimo romanzo.
(scritto il 8/9/23)