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17/6/18

Più volte nel corso della settimana i due amici si incontrano qua e là e passano una mezz’oretta insieme.

Teresio ha carattere allegro e gioviale quanto l’altro , Giorgio, è invece cupo e malinconico.

Quando si incontrano tra una battuta e l’altra si fanno grandi risate ed entrambi sono  ben contenti  di donarsi l’un l’altro  quei brevi istanti di spensieratezza.

Sono ogni volta incontri piacevoli che alleggeriscono i tanti pesi che la vita quotidiana impone loro come a chiunque.

Tornando ogni volta lentamente verso il parcheggio dove hanno parcheggiato le loro auto incontrano sempre , appoggiata ad un contenitore blu dei rifiuti, una giovane zingara.

Tra lo sporco ed i tanti stracci che la ricoprono si nota un visino che conserva tracce di bellezza e di grazia.

Occorre dire che Giorgio mescola alla sua cupezza ed alla sua perenne melanconia una tircheria leggendaria , che più che avarizia parrebbe essere una sorta di gabbia mentale che lo imprigiona e  lo asfissia.

Ogni volta che passano davanti alla povera zingara , si diceva, Teresio posa  una moneta sulla  mano tesa della zingara.

Oramai dopo tante volte che sono passati di là è quasi un rito.

La zingara li vede , sorride loro ed allunga la sua mano e Teresio immancabilmente  posa su di essa la sua moneta.

E la zingara gli dona un bel sorriso di ringraziamento che , anch’esso, allevia lieve un piccolo peso dell’anima.

Giorgio di solito a quella modesta elemosina inorridisce sconcertato.

E non capisce quale piccolo prezzo sia essa rispetto  alla gioia di quel sorriso , a quella piccola gioia  donata alla donna e che la donna dona, pur’essa, a Teresio.

Il tempo passa e le cose sembra si ripetano sempre uguali a sé stesse.

Dopo qualche mese reincontrandosi Giorgio dice all’improvviso a Teresio, quasi volesse togliersi un peso,  che è passato diverse volte nei giorni passati davanti alla  zingara e che le ha donato ogni volta  anche lui una moneta.

Aggiunge , quasi sottovoce: e ha sorriso anche a me.

Teresio tace stupefatto di fronte a questa rivelazione mentre la sua mente è attraversata dalla immagine di  una piccola gabbia che si apre e di un uccello dorato che , finalmente libero, vola via.

 

 

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