Il soggetto cui alla pagina 1417_24 non è riuscito a superare la grave crisi cui l'aveva condotto la sua patologia oncologica molto diffusa nel suo oganismo.

E le mie speranze di amico e le mie stupide teorie di una remissione spontanea della sua patologia oncologica (troppo diffusa, troppo metastatizzata) vanno insieme a farsi fottere.

Ma quei sogni transferali in extremis di quest'essere umano, che mi era caro, avevano comunque un senso.

Esprimevano il bisogno profondo ed inconscio di quell'essere di ricongiungere INFINE, dopo una vita di profondo conflitto intrapsichico, la sua coscienza con il suo Sè.

Di ricongiungersi al padre. Al suo padre genetico.

Requiescat in pacem, amico.

                    (scritto il 04/12/24)

 

 

 

 

 

 


 

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