1/6/07 Simboli onirici interessanti tratti dai sogni di alcune persone: |
Se una qualsiasi parte dell’individuo è inconscia, se una qualche sua ferita profonda gli è sconosciuta, se di un qualche nodo oscuro la sua coscienza non ha contezza , ecco con quella parte, con quella ferita , con quel nodo l’individuo automaticamente si identifica.E di quella parte, di quella ferita, di quel nodo oscuro egli rappresenta nel suo essere, nella sua vita , nei suoi comportamenti (senza rendersene conto, senza nemmeno potere immaginare) l’intima profonda sofferenza.
24/1/07 Antiamericanismo ed anticomunismo.
L’antiamericanismo ovvero la modalità simbolica con la quale l’individuo tenta di ribellarsi alle costrizioni ed alle regole folli imposte dall’imprinting alla sua coscienza e costrizioni che comandano nella sua esistenza e potentemente lo determinano .
L’anticomunismo ovvero la modalità simbolica con la quale l’individuo contrasta, nega, rimuove, uccide i contenuti simbolici del proprio inconscio.
25/2/07 Il problema della malattia mentale
IL problema della malattia mentale (quale che sia la sua gravità) non solo l’esperienza vissuta , infantile o no (e la necessità di prenderne coscienza per quanto doloroso ciò possa essere).
Il problema è anche delle esperienza NON vissute:La mancanza di amore nella infanzia, la mancanza delle gratificazioni sensoriali basali da parte dell’ambiente parentale.
Non si può escludere che le gratificazioni sensoriali basali della primissima infanzia siano propedeutiche ad un futuro sano sviluppo della sessualità.In particolare tutte quelle gratificazioni derivanti dalla nutrizione al seno, dalla cura del corpo infantile, dalle carezze , ecc..
L’assenza o la carenza di tali gratificazioni costituiscono un vuoto, una assenza nel normale sviluppo psichico della personalità che orienta di per sé in modo diverso quello sviluppo.
11/3/07 La coscienza dell’individuo.
Comincio ad immaginare la coscienza dell’individuo come una grande casa con molte stanze delle quali l’individuo ignora completamente l’esistenza.
Eppure ciascuna di queste stanze rappresenta ciascuna un tipo di esperienza diversa vissuta, subita, patita o gioita dall’individuo stesso.
Ciascuna di queste stanze, alcune note all’individuo ed altre a lui completamente sconosciute (pur avendo egli vissuto nelle varie fasi della sua vita le esperienze relative), costituisce un nucleo operativo che aziona e determina quella che si potrebbe definire con R. Assagioli “una subpersonalità”.
La quale contribuisce insieme a molte altre nello stesso individuo a determinare quella che si definisce modo di essere dell’individuo rispetto al mondo e rispetto a sé stesso.
Prendere coscienza della stanze sconosciute equivale a disattivare gli effetti negativi sul comportamento che l’esperienza originaria (colei che ha “arredato” quella stanza) contribuisce a determinare.
I nuclei più profondi della coscienza sono quelli formatisi nel corso dell’imprinting infantile e nel corso delle varie esperienze, alcune piacevoli, altri sgradevoli o dolorose.Sono anche i nuclei (le stanze) che più di altri influenzano i comportamenti, le idee, il modo di porsi dell’individuo.
A fronte di questa “casa” c’è chi si pone pulendola continuamente da ogni granello di polvere che entra in essa in modo da lasciare che tutto rimanga perennemente immutato.
Altri invece desiderano cambiare le cose, se possibile cambiare tutto.
E così sono ansiose di vivere ogni nuova esperienza , reale o interiore che sia, per ampliare, e perciò stesso mutare, quella casa facendola diventare una casa diversa.
E così sono ansiosi di prendere coscienza , di venire a conoscere di ciascuna stanza affinché ciò che di sporco, di deviante, di malfatto sta in quella stanza venga definitivamente archiviato e non prolunghi la sua azione più o meno nefasta sul comportamento di oggi.
21/4/07 Le fasi del processo di crescita.
Un processo di crescita psichica passa attraverso distinti sottoprocessi.
Dapprima il riconoscimento e l’accettazione del proprio confitto basale strutturatesi nella esperienza infantile e nel rapporto con le figure parentali.
Successivamente l’accettazione , il riconoscimento e la presa di coscienza della propria storia familiare così come strutturatasi in quella più o meno lontana esperienza.
La fase successiva è la crescita psichica vera e propria , la fase del riconoscimento del proprio Sé.
In questa fase il modello originario di sé viene gradualmente integrato nella coscienza e l’individuo finalmente diventa sé stesso, accetta sé stesso, riconosce sé stesso.
La via maestra per tutto ciò?
Ovviamente sempre e soltanto i sogni e l’integrazione dei significati da essi veicolati.
Il rifiuto o l’incapacità di operare quel processo di integrazione sulla propria storia personale (per troppo amore verso di essa, per paura di lasciare il vecchio per un nuovo sconosciuto, ecc.) implicherà una paralisi del processo di crescita e quella storia personale che non si vuole abbandonare, alla quale si è inchiodati, diventare una protesi del Sé ,un falso sé che negherà all’individuo la sua individualità e la sua essenza.
29/407 Funzione razionale e funzione intuizione.
La domanda del giorno è:
Le cose della realtà e della scienza funzionano secondo le regole interne della logica (della razionalità, della intelligenza razionale) oppure è la logica che ha strutturato le proprie regole interne di funzionamento secondo come funzionano le cose della realtà della scienza?
Apparentemente si potrebbe dire in un altro modo (e si potrebbe dare a quella domanda la stessa risposta da dare a questa) :E’ nato prima l’uovo o prima la gallina?.
Ci si potrebbe anche fare al stessa domanda formulandola diversamente:
Le cose della realtà e della scienza funzionano secondo le regole interne di funzionamento della coscienza (di cui è parte la mente cioè quell’organo in parte psichico ed in parte fisico che funziona come un simil-computer) oppure le regole di funzionamento della coscienza si sono strutturate secondo le modalità di funzionamento delle cose della realtà e della scienza?
Altra domanda:
Le cose dell’inconscio funzionano secondo le regole interne della funzione intuizione oppure è la intuizione che ha strutturato le proprie regole interne a seconda di come funzionano le cose dell’inconscio?.
Già è difficile capire quali siano le regole di funzionamento interno della funzione intuizione.
Sicuramente l’intuizione ricerca (consapevolmente o meno per l’ego) CONNESSIONI, NESSI, COLLEGAMENTI tra il significante ed il significato.
Trovata la connessione l’intuizione ha trovato anche il significato che quel significante intendeva rappresentare.
Alla prima domanda ed alla seconda credo si debba rispondere così:
La logica ha strutturato le proprie regole (e continua a strutturarne di nuove) sulla base delle modalità di funzionamento delle cose della realtà e della scienza (cioè in una parola della Natura).
Lo stesso accade per l’intuizione.
Da ciò si deduce che la Natura è indagabile sia razionalmente che intuitivamente cioè i suoi processi funzionano sia con regole riconoscibili dalla logica sia con regole riconoscibili dalla intuizione .
Indagare la Natura solo con la razionalità implica una amputazione severa della possibilità di conoscenza di essa.
1/6/07 Simboli onirici interessanti tratti dai sogni di alcune persone:
- Una donna sogna un bambino che corre verso di lei le gira intorno e diventa una bambina:Il sogno rappresenta il principio stesso della trasformazione psichica della quale la donna ha grande bisogno ma rispetto alla quale non sa quale strada intraprendere;
- Una donna sogna che una coppia che sta sullo sfondo e che lei non conosce le dice con quali angolazioni scattare una serie di fotografie.La stessa donna in un altro sogno sogna un’altra coppia anonima che da ordini ad un bambino piccolissimo che sta in un angolo:La coppia anonima, sconosciuta in questi sogni rappresenta il conflitto intrapsichico che determina e condiziona il comportamento della donna senza che lei se ne renda conto;
- Un uomo sogna di entrare in una palazzo di sette piani in costruzione.Sale le scale e fino al terzo piano un muro esterno gli impedisce ogni vista.Al quarto piano le finestre sono murate.A partire dal quinto piano infine egli comincia a vedere ciò che c‘è al di là del muro e via via la vista si allarga continuando a salire:Il fabbricato in costruzione rappresenta la coscienza nel corso del processo di crescita.Fino a che le quattro funzioni della coscienza non si sono sviluppate l’individuo è inconscio, cieco di sé e del mondo.Dopo lo sviluppo di queste funzioni egli comincia a capire qualcosa della sua esistenza e di quella degli altri.Lo sviluppo della coscienza è un processo graduale che passa attraverso diverse fasi della crescita (i vari piani del fabbricato);
Se un segmento della esperienza infantile (in particolare nel corso della fase di imprinting) perpetua suoi effetti negativi nel comportamento dell’individuo ciò significa che quel segmento è annidato sotto forma simbolica nell’inconscio e , a causa della sua valenza particolarmente negativa, ha una valenza energetica particolarmente intensa .
Il che rende di difficile o impossibile integrazione nella coscienza di tale nucleo simbolico.
Solo dopo che tale coacervo di rappresentazioni particolarmente energetiche sono state via via comprese nella loro pluralità di significati quel nucleo simbolico particolarmente pericoloso, così com’è, per l’integrità della coscienza (così come particolarmente in incidente nel comportamento deviante dell’individuo) può gradualmente integrarsi nella coscienza stessa e cessare i suoi effetti negativi sul comportamento.
Lo stesso principio parrebbe riguardare i c.d. “nuclei psicotici” che ove , a causa della loro alta valenza energetica , riuscissero a invadere la coscienza lascerebbe là tracce devastanti della loro esistenza.
Anche con essi è necessario applicare la “teoria del carciofo”.
Comprendere lentamente uno dopo l’altro la grande quantità di rappresentazioni (e perciò di significati) dei quali quei nuclei così particolarmente energizzati sono portatori.
E solo dopo che ciò è avvenuto e la loro grande e pericolosa carica energetica si sia affievolita il nucleo può essere disabilitato e poi compreso nella sua natura (e perciò integrato senza più rischi nella coscienza stessa.
La paura ossessiva dei ladri come simbolo e rappresentazione della paura inconscia nei confronti dei contenuti del proprio inconscio.
29/8/07 La rappresentazione simbolica.
La rappresentazione simbolica o il simbolo che ogni volta affiora dall’inconscio attraverso i sogni e come un oggetto o uno sconosciuto animale al quale non è stato ancora assegnato un nome.
Cioè non è stato ancora de-finito, circoscritto cioè nella sua individualità rispetto all’ambiente circostante.
E ove a quella rappresentazione onirica (il “nuovo animale”) non si riesca a dare un nome (cioè ad individuare, ad intuire il significato) quella rappresentazione rimane inde-finita e lentamente riaffonda nell’inconscio perdendo la propria definizione, il proprio confine, rispetto ad esso.
La rappresentazione simbolica ed il suo significato (oppure il che è lo stesso il simbolo onirico ed il suo senso) sono come due facce appartenenti a due mondi diversi :il mondo dell’inconscio ed il mondo della coscienza.
All’affiorare della rappresentazione simbolica e nel momento del ritrovamento intuitivo del suo significato un nuovo legame, un nuovo nesso (l’ennesimo e l’ennesimo) si stabilisce tra quei due mondi (di solito separati dal muro dei meccanismi di esclusione, dalle resistenze, dalle schermature, dalla incapacità dell’individuo di trovare un senso al suo mondo interiore).
Attraverso il lungo lavoro interpretativo (giorno dopo giorno, sogno dopo sogno) una complessa rete di legami, di nessi, si costruisce tra quei due mondi ed una nuova immagine del Sé (ed una nuova immagine di sé) si costruisce nella coscienza andando a sostituire le mille folli protesi che la coscienza era stata costretta a costruire a causa della dissociazione da sé e dalla assenza di quei vitalissimi legami.)
29/8/07 Nesso-senso. senso-nesso.
Può apparire una casualità (ma nella cose dell’uomo nulla accade a caso) ma è interessante osservare che la parola “senso” è il perfetto anagramma della parola “nesso” e viceversa.